Delitti contro il patrimonio: ricettazione e danno patrimoniale di speciale tenuità

Delitto di ricettazione: nel caso in cui la valutazione del danno patrimoniale sia rimasta estranea al giudizio sulla tenuità del fatto, la circostanza attenuante del danno è compatibile con la forma attenuata del delitto.

Nel caso specifico la Corte d’Appello confermava la responsabilità penale del soggetto in ordine alla ricettazione di un cellulare rubato.

Il soggetto imputato, avendo invocato le circostanze attenuanti generiche e avendo addotto la modesta gravità del fatto nonché il carattere remoto dei suoi precedenti penali, propone ricorso per cassazione.

La Suprema Corte con sentenza n. 28870/20, afferma che «in tema di delitto di ricettazione la circostanza attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità è compatibile con la forma attenuata del delitto nel solo caso in cui la valutazione del danno patrimoniale sia rimasta estranea al giudizio sulla particolare tenuità del fatto, ipotesi non verificatasi nel caso di specie, nel quale esplicitamente il giudice di primo grado aveva rilevato non potersi doppiamente valutare la medesima circostanza».

La Suprema Corte ritiene che gli argomenti specifici presentati dal ricorrente con l’atto di appello rendevano ammissibile la di lui doglianza e richiedevano una valutazione della Corte d’Appello alla quale, la Corte rinvia il caso per nuovo giudizio sul punto.

La Corte di Cassazione annulla limitatamente al diniego delle attenuanti generiche e, conseguentemente, al trattamento sanzionatorio, con rinvio per nuovo giudizio sul punto alla Corte territoriale.