Accolta in primo grado la tesi accusatoria secondo cui «l’uomo si è procurato indebitamente notizie attinenti alla vita privata della ex moglie, mediante l’utilizzo di un dispositivo ‘GPS’ dotato di microfono, che egli aveva istallato all’interno dell’autovettura della donna e che gli aveva consentito di ascoltare le conversazioni compiute all’interno del veicolo». In Appello, però, l’uomo viene assolto. Per i giudici di secondo grado, difatti, «la vettura, in cui era stato occultato il dispositivo ‘GPS’, non può costituire un luogo di privata dimora».
‘Cimice’ nella vettura dell’avvocata ex moglie: impossibile parlare di interferenze illecite nella vita privata della donna
- Articolo pubblicato:30 Gennaio 2024
- Categoria dell'articolo:Diritto Penale
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