Colpevole il padre che sperpera il denaro e non provvede a sostenere economicamente i figli

  • Categoria dell'articolo:Diritto di Famiglia
  • Tempo di lettura:1 minuti di lettura

Colpevole il papà che dilapida una disponibilità di denaro superiore ai 200mila euro e si ritrova così non in condizione di versare quanto necessario per il sostegno ai figli. A finire sotto processo è un uomo, accusato di violazione degli obblighi di assistenza familiare. Nello specifico, gli viene contestato di non avere versato quanto previsto per i figli. Ricostruita la vicenda, con particolare attenzione alla posizione economica dell’uomo, i giudici di merito ritengono, sia in primo che in secondo grado, assoluta una pronuncia di condanna. Nel contesto della Cassazione, però, l’avvocato che difende l’uomo sostiene sia stato trascurato un dettaglio importante, ossia la mancanza di capacità economica del suo cliente, che, secondo il legale, «versava in una persistente, oggettiva ed incolpevole indisponibilità di introiti». Per i giudici di Cassazione, però, la tesi difensiva è fragilissima, poiché si è appurato, tra primo e secondo grado, che l’uomo sotto processo «aveva i mezzi economici necessari per adempiere agli obblighi inerenti alla qualità di genitore».