Ereditarietà del libretto postale

  • Categoria dell'articolo:Diritto Civile
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In caso di morte del titolare, come ogni altro strumento finanziario, anche il libretto postale può passare all’erede e agli eventuali legatari che potranno quindi subentrare nella titolarità del libretto postale presentando alle Poste Italiane una serie di documenti tenendo conto che bisogna distinguere due diversi casi.

1° Libretto postale intestato solo al defunto:

I documenti da presentare a Poste Italiane sono

  • estratto dell’atto di morte rilasciato dal’Anagrafe del Comune presso il quale il de cuius è morto
  • atto notorio o dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà contenente i dati del defunto e dell’erede
  • documenti di identità del soggetto richiedente
  • Documenti di identità e CF di tutti gli eredi del defunto
  • Dichiarazione di successione in copia conforme all’originale in cui deve essere riportata la dichiarazione per ricevuta dell’Agenzia delle Entrate

2° Libretto postale cointestato:

La morte di uno dei cointestatari dovrà essere comunicata in forma scritta a Poste Italiane e determinerà l’estinzione del libretto stesso.

Il regolamento relativo alla sottoscrizione dei libretti postali prevede che in caso di decesso dell’intestatario o di uno dei cointestatari il libretto resti bloccato per far sì che gli altri cointestatari non possano operare sul libretto stesso e per consentire alle Poste Italiane di verificare la reale legittimazione degli eredi.

I cointestatari potranno in questo periodo chiedere alle Poste la liquidazione della loro quota.

Imposta ereditaria

Da presentare unitariamente ai documenti di cui sopra la certificazione di avvenuto pagamento dell’imposta ereditaria.

Tale tassa di successione va da un minimo del 4% fino ad un massimo dell’8% del patrimonio del defunto e varia al variare del legame di parentela che legava il defunto all’erede.