LA PROVA DEL NESSO CAUSALE TRA LA SOSPENSIONE DEI LAVORI NEL CONDOMINIO E I DANNI SUBITI

  • Categoria dell'articolo:Condominio
  • Tempo di lettura:2 minuti di lettura

La questione verte su un caso di presunta mala gestio del condominio che avrebbe portato alla sospensione dei lavori sullo stabile con conseguente crollo del valore degli immobili rispetto alla media del mercato.

Sul tema si è pronunciata la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 14711/20, depositata il 10 luglio a seguito del ricorso proposto da una società proprietaria di alcune unità abitative nel condominio dopo essersi vista rigettare la domanda sia in primo grado che in appello.

Sulla base dei fatti riportati dalla ricorrente, l’assemblea di condominio, dopo aver superato le resistenze di alcuni condòmini, deliberava di procedere ad alcuni lavori di manutenzione straordinaria.

Nonostante le iniziali difficoltà di procedere ai lavori da parte della ditta appaltatrice, nel corso degli stessi alcuni condòmini chiesero all’amministratore di sospendere il pagamento dello Stato Avanzamento Lavori (SAL), determinando così la sospensione dei lavori da parte della ditta appaltatrice.

Sempre a detta della Società ricorrente, il blocco dei lavori avrebbe determinato il crollo dei valori di mercato degli immobili costringendola a vendere il proprio patrimonio immobiliare ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato, ingenerando una responsabilità del condominio e dei condòmini che avevano sospeso il pagamento delle quote condominiali.

Nell’ambito del giudizio, gli Ermellini confermano la decisione della Corte territoriale non ritenendo provata da parte della ricorrente la responsabilità dell’amministratore di condominio nella mala gestione dell’appalto. In particolare, non risulterebbe provato, il nesso di causalità tra la sospensione dei lavori e il crollo del valore degli immobili con conseguente vendita degli stessi ad un prezzo notevolmente inferiore a quello di mercato. L’assunto da cui muovono i Giudici trova il suo fondamento nella teoria della causalità-adeguata, la quale, mitigando la tesi che considera quale causa dell’evento ogni azione necessaria e sufficiente a produrlo, afferma che il nesso eziologico tra azione ed evento sussiste solo quando quest’ultimo rientra tra le conseguenze normali o quantomeno probabili dell’azione.

Nel caso di specie, non si può ritenere, in maniera univoca e certa, che il deprezzamento degli immobili sia derivato dalla sospensione dei lavori, potendo lo stesso derivare da una serie di cause, tra cui la crisi economica del 2008, anno di vendita degli immobili, che ha travolto il settore immobiliare provocando un crollo del prezzo al metro quadrato degli stessi.