Adozione maggiorenni: possibilità con meno di 18 anni di differenza

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L’adozione di maggiorenni è uno strumento che mira a fare la differenza con l’adozione dei minorenni, a tutelare in modo primario l’interesse dell’adottante senza figli che desideri trasmettere a qualcuno il proprio patrimonio e il nome della famiglia.
In altri casi può essere un mezzo per fornire un’assistenza duratura a un soggetto che ha bisogno, come ad esempio a una persona che ha un handicap. La persona maggiorenne con l’adozione acquista la qualifica di figlio adottivo. La domanda di adozione deve essere proposta al Presidente del Tribunale del luogo dove ha la residenza l’adottante. Si devono prestare i consensi dell’adottante e dell’adottando e gli assensi dei soggetti interessati richiesti dalla legge. Il Tribunale, assume le opportune informazioni, verifica se le condizioni della legge sono state adempiute e se l’adozione conviene all’adottando. Sentito il Pubblico Ministero, emette una sentenza con la quale decide di fare luogo o non fare luogo all’adozione e il provvedimento di adozione viene trascritto a margine dell’atto di nascita dell’adottato.
L’adottato assume il cognome dell’adottante e lo antepone al proprio, conserva i diritti e i doveri verso la sua famiglia di origine, non acquista alcun rapporto civile con i parenti dell’adottante, acquista i diritti successori nei confronti dell’adottante. L’adottante non acquista nessun rapporto civile con la famiglia dell’adottato e non acquista diritti successori nei confronti dell’adottato. Gli effetti si producono dalla data del provvedimento che pronuncia l’adozione. Per approfondire ulteriormente sulla normativa dell’adozione, consigliamo il volume Formulario commentato della famiglia e delle persone dopo la riforma Cartabia, impostato sulla pratica e sulle formule.