Udienze pubbliche da remoto – aggiornamento

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Dal 3 novembre giudici e avvocati possono partecipare ad udienze pubbliche della Corte Costituzionale anche da remoto e senza dover indossare la toga, fino a successive determinazioni e previa richiesta alla Cancelleria della Corte.

Così è stato disposto dal Presidente Morelli della Corte Costituzionale, considerando le ulteriori misure adottate per fronteggiare l’attuale emergenza sanitaria da Covid-19.

Il decreto prevede che «a partire dall’udienza pubblica del 3 novembre e fino a successive determinazioni, in parziale modifica del decreto del 6 ottobre 2020, la partecipazione dei giudici e degli avvocati alle udienze pubbliche potrà avvenire, ove lo richiedano, anche mediante collegamento da remoto e senza toga».

Gli avvocati possono quindi far pervenire le richieste di partecipazione tramite posta elettronica alla cancelleria della Corte entro le 12 del giorno precedente l’udienza, all’indirizzo [email protected] .

Le modalità operative vengono comunicate ai richiedenti direttamente dalla Segreteria del Presidente.

Il luogo dal quale viene effettuato il collegamento è considerato a tutti gli effetti aula di udienza e la presenza del pubblico è limitata ad un massimo di 20 persone, secondo l’ordine delle prenotazioni pervenute entro le ore 10 del giorno precedente l’udienza.

La pubblicità delle udienze continua ad essere assicurata mediante la verbalizzazione a cura della cancelleria.

Le registrazioni e le successive pubblicazioni delle stesse è assicurata sul sito informatico della Corte.

 Gli atti del processo possono essere trasmessi a mezzo PEC all’indirizzo attivato appositamente il 1° ottobre 2020, [email protected] .

Gli atti endoprocessuali delle controparti sono messi a disposizione degli avvocati con le modalità ordinarie.

Link al Decreto del Presidente della Corte Costituzionale del 30 ottobre 2020