Revoca delle concessioni balneari

Il privato può denunciare l’inosservanza da parte della Pubblica Amministrazione delle regole tecniche o dei canoni di diligenza e prudenza nella gestione dei propri beni al giudice ordinario.

La Cassazione lo ha chiarito con l’ordinanza n. 21993/20 nell’ambito di una controversia avente come richiesta la revoca di alcune concessioni balneari  che «gli attori, a sostegno delle domande, hanno dedotto di patire “un gravissimo perturbamento delle vivibilità nelle abitazioni… a causa delle molestie acustiche provocate dalla contemporanea presenza di ben sette discoteche in (omissis) , su suolo demaniale in virtù di concessione da parte della Autorità Portuale di Napoli”, che “provocano un disturbo intollerabile dovuto alle emissioni” sonore e alle “enorme affluenza di decine di migliaia di persone che, in auto, si recano ai citati locali”».

La Corte di Cassazione ha ribadito che il privato potrà quindi rivolgersi al giudice ordinario anche per ottenere la condanna ad un facere, non investendo scelte ed atti autoritativi della P.A., ma un’attività soggetta al principio del neminem laedere».