Negoziazione assistita alle controversie di lavoro: è necessario un intervento ad hoc

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Prima che si instauri un imponente contenzioso perfino su accordi che, per loro natura, dovrebbero essere definitivi (e deflattivi) sarebbe opportuno e privo di costi approvare un emendamento sulla negoziazione assistita in materia di lavoro, con l’intervento degli avvocati delle parti e senza necessità di ratifica in sede sindacale o amministrativa”. Si tratta di un’affermazione di Aldo Bottini, presidente Avvocati giuslavoristi italiani al Sole24ore, il quale auspica l’introduzione della negoziazione assistita anche nelle controversie di lavoro, al fine di sottrarre all’incerta e dispendiosa macchina della giustizia, tale materia.

Il tema non è di poco conto ed è stato oggetto di un fervente dibattito negli ultimi anni. Già il decreto legge n. 132/2014 aveva previsto che la negoziazione assistita fosse utilizzata anche nel diritto del lavoro. Ciononostante, l’intenzione espressa nel testo originario non ha trovato alcuna conferma in sede di conversione in legge, soprattutto a causa delle perplessità manifestate da Confindustria e dai sindacati sull’idoneità del meccanismo a conciliare in materia giuslavoristica.

Un ulteriore tentativo di introdurre la negoziazione assistita in materia di lavoro si è poi avuto con il disegno di legge contenente la delega al Governo per l’efficienza del processo civile n. 2284/2016, ma neppure questo è andato a buon fine: confermato dalla Camera, il d.d.l. è poi decaduto con la legislatura.

Il dibattito su quella che è stata ritenuta una “illegittima” esclusione delle controversie di lavoro dalle materie per le quali è ammissibile la negoziazione assistita non si è tuttavia placato. Anzi, sul punto si è espresso favorevolmente anche l’attuale ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, includendo una opportuna modifica nel disegno di legge che delega il Governo a modificare il codice di procedura civile.

A ciò deve aggiungersi che sono attualmente sottoposti all’attenzione del Parlamento anche diversi disegni di legge con l’obiettivo di semplificare e snellire le procedure nella materia de qua. Nonostante questo, Bottini ritiene che la materia non ammetta ulteriori ritardi e richiama la recente sentenza n. 4354/2019 con cui il Giudice del lavoro di Roma ha messo in luce le modalità con cui si svolgono le conciliazioni tra imprese e lavoratori in sede sindacale, con l’intervento talvolta solo rituale di un (unico) rappresentante sindacale.