La Corte d’Appello di Roma: via i tutor dalle autostrade.

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Nell’ambito di una complessa vicenda di contraffazione, il giorno 05.06.2018 la Corte d’Appello di Roma ha respinto il ricorso presentato da Autostrade per l’Italia circa la possibilità di tenere attivo il sistema per la misurazione della velocità media in autostrada. Per Autostrade per l’Italia è confermato, infatti, l’obbligo a smantellare i misuratori, cui si aggiunge la corresponsione di una sanzione pari a € 500 per ogni giorno d’utilizzo successivo alla sentenza, alla società proprietaria del brevetto: si tratta della toscana Craft, la quale ha ottenuto lo scorso 10.04 la rimozione del Tutor.

La Corte d’Appello ha demolito la linea difensiva di Autostrade per l’Italia, la quale, invece, poneva l’accento sulla sicurezza stradale ed irreparabilità del danno economico in caso di distruzione del Tutor. I giudici hanno stabilito che il tema della sicurezza stradale deve essere affrontato dallo Stato e che non spetta ad una società privata come Autostrade per l’Italia effettuare un bilanciamento di interessi tra la sicurezza rispetto alla contraffazione del brevetto. Anche il punto dell’irreparabilità del danno è stato smantellato dalla Corte d’Appello, la quale ha, invece, stabilito di non poter evitare la rimozione dei misuratori solo perché le ridotte dimensioni della Craft, le impedirebbero di far fronte ad eventuali risarcimenti ad Autostrade per l’Italia nel caso di nuove sentenze che ribaltino le precedenti (a distruzione del Tutor avvenuta).

Autostrade per l’Italia ha annunciato che a partire da luglio 2018 sostituirà il Tutor con un sistema analogo, noto come Sicve-Pm.

Per ragioni di completezza, si riporta di seguito il comunicato emanato oggi dalla società Autostrade in merito alla vicenda:”in relazione alle notizie pubblicate dai media sulla pronuncia della Corte d’Appello di Roma, relativa al rigetto dell’istanza di sospensione degli effetti del dispositivo della precedente sentenza del 10.4.2018, a proposito dell’utilizzo del sistema Sicve-Tutor sulla rete autostradale, Polizia Stradale e Autostrade per l’Italia precisano che a valle dell’avvenuta disattivazione del sistema continueranno, ciascuna per gli obblighi specificamente loro imposti dalla legge, ad avere cura della sicurezza e della incolumità dei cittadini che viaggiano in autostrada. Secondo la Corte Autostrade per l’Italia non ha alcun obbligo di installare sistemi di rilevazione della velocità ed è per tali motivi che la Corte d’Appello non ha ritenuto Autostrade per l’Italia legittimata ad ottenere la sospensione dell’esecuzione della sentenza del 10 aprile scorso. La tutela della sicurezza stradale è in capo alle istituzioni preposte. Polizia Stradale ed Autostrade per l’Italia stanno lavorando per l’attivazione in via sperimentale del nuovo sistema SICVe PM, approvato con provvedimento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti N. 3338 del 31 maggio 2017″.