Nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 10 giugno 2020, è stato pubblicato il Decreto Legislativo 10 giugno 2020, n. 48 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2018/844 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2018, che modifica la direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica nell’edilizia e la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica”.
La Direttiva 2018/844 ha l’obiettivo di promuovere una maggiore diffusione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili negli edifici, al fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi unionali di riduzione delle emissioni di gas serra e di contribuire ad aumentare la sicurezza energetica, in vista del raggiungimento di un sistema energetico decarbonizzato e ad alta efficienza entro il 2050.
Sulla scorta di tale direttiva, l’art. 23 della L. n. 117 del 2019 ha attribuito al Governo la delega ad attuare quanto ivi indicato.
Soffermandoci su talune disposizione del decreto, l’art. 5 tratta della “Strategia di ristrutturazione a lungo termine”, adottata al fine di sostenere la ristrutturazione del parco nazionale di edifici residenziali e non residenziali, sia pubblici che privati, onde ottenere un parco immobiliare decarbonizzato e ad alta efficienza energetica entro il 2050, facilitando la trasformazione, efficace in termini di costi, degli edifici esistenti in edifici a energia quasi zero.
La Strategia è recepita nel Piano nazionale integrato per l’energia e il clima e comprende una ricognizione del parco immobiliare nazionale, l’individuazione di approcci alla ristrutturazione efficace in termini di costi in base al tipo di edificio e alla zona climatica, una rassegna delle politiche e delle azioni in vigore e delle modifiche rivolte a migliorarne l’efficacia, la proposta di politiche e azioni volte a stimolare le ristrutturazioni importanti ed efficaci in termini di costi nonché ad accelerare la riqualificazione energetica di tutti gli edifici pubblici, l’integrazione degli interventi di efficientamento energetico degli edifici con gli interventi per la riduzione del rischio sismico e di incendio, una stima affidabile del risparmio energetico e dei benefici attesi.
Per quanto concerne la metodologia di calcolo e i requisiti della prestazione energetica, l’art. 4 rinvia ad apposito decreto ministeriale l’impegno a tenere conto – in fase di progettazione per la realizzazione di nuovi edifici o per la ristrutturazione importante di quelli esistenti, della fattibilità tecnica, funzionale, ambientale ed economica – dei sistemi alternativi ad alta efficienza, se disponibili; a dotare gli edifici, in occasione della sostituzione del generatore di calore, di dispositivi autoregolanti che controllino separatamente la temperatura in ogni vano; a prevedere, nel caso di nuova installazione, sostituzione o miglioramento dei sistemi tecnici per l’edilizia, che i requisiti minimi comprendano il rendimento energetico globale, assicurino la corretta installazione e il corretto dimensionamento e prevedano adeguati sistemi di regolazione e controllo. Infine, che vengano previsti i i requisiti che rispettino i parametri del benessere termo-igrometrico degli ambienti interni, della sicurezza in caso di incendi e dei rischi connessi all’attività sismica; nonché vengano disposti, ove tecnicamente ed economicamente fattibile, entro il I gennaio 2025 gli edifici non residenziali di sistemi di automazione e controllo.
Viene inserito l’obbligo per gli edifici di nuova costruzione, sottoposti a ristrutturazione importante e non residenziali dotati di più di venti posti auto di rispettare i criteri di integrazione delle tecnologie per la ricarica dei veicoli elettrici, quali i punti di ricarica e le infrastrutture di canalizzazione.
Sono rinviati ad un DPR i requisiti professionali e i criteri di accreditamento per assicurare la qualificazione e l’indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare l’attestazione della prestazione energetica degli edifici.
Viene istituito, poi, presso l’ENEA, il Portale Nazionale sulla prestazione energetica degli edifici, con lo scopo di fornire ai cittadini, alle imprese e alla Pubblica Amministrazione informazioni sulla prestazione energetica degli edifici, sulle migliori pratiche per le riqualificazioni energetiche efficaci in termini di costi, sugli strumenti di promozione esistenti per migliorare la prestazione energetica degli edifici, ivi compresa la sostituzione delle caldaie a combustibile fossile con alternative più sostenibili, e sugli attestati di prestazione energetica.