Sufficiente il riconoscimento a distanza operato dal militare fuori servizio per certificare l’evasione compiuta dall’uomo costretto ai domiciliari. Scenario della vicenda è la provincia milanese. A finire sotto processo è un uomo che, costretto ai domiciliari, è stato sorpreso per ben due volte fuori casa. Per i giudici di merito il quadro probatorio è chiarissimo: consequenziale, quindi, la condanna, sia in primo che in secondo grado, per il delitto di evasione. Nello specifico, il legale osserva che in un caso il suo cliente «è stato riconosciuto, mentre era alla guida della sua bicicletta, in assenza di formale identificazione, da un agente fuori servizio» e in un altro caso «si è allontanato dal domicilio per andare a buttare la spazzatura». Secondo il legale, è illogico qualificare i due episodi come evasione, posto che «nel primo caso è difettata l’identificazione» mentre «nel secondo caso l’uomo non intendeva contravvenire alle prescrizioni dell’autorità giudiziaria
Militare fuori servizio vede l’uomo ai domiciliari in giro in bici: condannato per evasione