L’ultima bozza del decreto fiscale che lunedì approderà in Consiglio dei Ministri prevede il saldo e stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione. Si tratta, come si legge nel testo, “di debiti di importo residuo – comprensivi – di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010”.
La ratio dell’operazione è quella di eliminare i piccoli crediti, ormai “anziani” (oltre 8 anni appunto), i quali alla luce delle numerose rottamazioni che si sono succedute, non sono stati ancora saldati dai contribuenti e che è improbabile pensare saranno pagati in futuro.
Il meccanismo delineato dal decreto consiste nella cancellazione d’ufficio dei debiti calcolati alla data di entrata in vigore dello stesso: nell’importo saranno computati la sorte capitale, gli interessi e le sanzioni. Le partite debitorie, in ogni caso, devono essere state poste in riscossione tra il 1° gennaio 2001 e il 31 dicembre 2010 e dovrà essere direttamente l’Agenzia delle Entrate-Riscossione a trasmettere ai singoli enti creditori l’elenco delle quote annullate attraverso flussi telematici. Il collegato fiscale inoltre stabilisce un metodo per il rimborso delle spese sostenute dall’AdeR (e da Equitalia prima) nel tentativo di recuperare le somme ora annullate, per le quali l’Agente della riscossione dovrà presentare richiesta al Mef entro la fine del 2019. Sarà il Ministero poi a rimborsare gli oneri a partire dal 30 giugno 2020, in venti rate annuali, con onere a carico del bilancio dello Stato. Per i restanti carichi la richiesta è presentata al singolo ente creditore, che provvede direttamente al rimborso, fatte salve, anche in questo caso, le anticipazioni eventualmente ottenute, con oneri a proprio carico.
Esclusi dalla cancellazione sono, invece, i carichi recanti somme dovute per particolari tipologie di debiti (come, ad es. Iva riscossa all’importazione) il cui valore complessivo, rispetto al valore dell’intero magazzino dei crediti non riscossi, è comunque residuale. Nessun rimborso, inoltre, per le somme già versate dai debitori, che saranno considerate definitivamente acquisite; mentre le somme versate dalla data di entrata in vigore del decreto e la fine dell’anno saranno imputate alle rate da corrispondere per altri debiti eventualmente (già) inclusi nella definizione agevolata, ovvero, in assenza, saranno rimborsate.
Multe e bollo auto: debiti fino a mille euro cancellati