Diritto di cronaca: l’interesse pubblico esclude la ricettazione

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L’interesse ad informare la collettività può escludere la responsabilità del giornalista per il reato di ricettazione in quanto la libertà di espressione costituisce uno dei cardini essenziali di una società democratica ed una delle condizioni primarie del suo progresso e dello sviluppo.

E’ quanto emerge dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 38277 del 2019, nel caso di due giornalisti condannati per il reato di ricettazione di cui all’art. 648 c. p. per avere acquisito un CD Rom, contenente telefonate illecitamente registrate, al fine di realizzare un servizio giornalistico.

Con ricorso per cassazione i ricorrenti hanno ritenuto, tra gli altri motivi, che la divulgazione di una notizia di interesse pubblico, sebbene ottenuta illecitamente, rappresenti un interesse giuridicamente tutelato ai sensi dell’art. 10 CEDU.

Sul punto la giurisprudenza di legittimità ha lungamente negato la compatibilità della causa di giustificazione dell’esercizio del diritto di cronaca con il delitto di ricettazione, in quanto le scriminanti dell’esercizio del diritto di critica e di cronaca rilevano solo in relazione ai reati commessi con la pubblicazione della notizia, e non anche rispetto ad eventuali reati compiuti al fine di procacciarsi la notizia medesima (Cass. pen., Sez. I, 7 aprile 2016, n. 27984).

Una prima apertura verso il riconoscimento della compatibilità tra la causa di giustificazione in oggetto e il delitto di ricettazione si è avuta poi con la sentenza della Corte di Cassazione, del 15 maggio 2015, n. 25363, con la quale è stata riconosciuta l’astratta compatibilità, salvo ritenere immune da censure la valutazione dei giudici di merito che, nella fattispecie, avevano escluso detta compatibilità.

Ebbene, la Corte di Cassazione, chiamata a dirimere la controversia, ha rinviato ad altro giudice l’esame dei fatti, precisando che in sede di rinvio il giudice dovrà valutare al fine di riconoscere la scriminante che le informazioni divulgate siano corrispondenti al vero, che riguardino temi di interesse generale ed infine, che non si concretizzino unicamente in attacchi di natura personale.