Figli a carico: in arrivo l’assegno universale

Prosegue l’esame delle Commissioni in Senato sul disegno di legge volto a riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico, in sostituzione delle frammentarie misure attuali. Il disegno di legge propone un’unica misura generalizzata di beneficio per ogni figlio a carico, sostitutiva di tutte le agevolazioni finora riconosciute: si tratta di un assegno universale, destinato anche ad incapienti e autonomi, commisurato secondo un meccanismo a “scalare”, che potrebbe arrivare a garantire 200 euro al mese fino ai 3 anni di età per figlio, 150 euro fino ai 18 anni, e infine 100 euro al mese fino ai 26.

Per l’ottenimento della misura, tuttavia, sarebbe necessario il rispetto di una soglia ISEE: ad esempio, per un reddito fino a 30mila euro sarà possibile ottenere la misura piena, la quale invece diminuirebbe per i redditi  tra 30mila e 50mila euro. Il ddl prevede, inoltre, meccanismi di innalzamento delle soglie (di 5mila euro) per ogni ulteriore figlio a carico ed incentivare la crescita del nucleo familiare.

Tra gli emendamenti più interessanti emerge quello riguardante la riduzione dell’aliquota IVA su pannolini, biberon, omogeneizzati di carne, latte in polvere e liquido per neonati al 4%. È stato altresì proposto di agevolare l’IVA anche per alimenti e generi destinati a lattanti di età inferiore a dodici mesi e a bambini di età compresa fra uno e tre anni quali biscotti, omogeneizzati, latte in polvere e liquido, ecc. Ancora, la possibilità di prevedere un credito di imposta annuale per le spese relative a baby-sitter per le famiglie composte da genitori entrambi lavoratori, cittadini italiani o comunitari, con reddito complessivo di lavoro del nucleo familiare inferiore o pari a 30.000 euro lordi annui. Il medesimo credito potrebbe spettare anche alle ragazze madri lavoratrici cittadine italiane o comunitarie, nonché a genitori legalmente o effettivamente separati entrambi lavoratori cittadini italiani o comunitari. Ancora, per sostenere le spese per l’assistenza agli anziani, si propone di estendere tale credito di imposta annuale anche per le spese relative a colf e badanti. Tra gli altri emendamenti emergono molte altre proposte tese ad innalzare la soglia di reddito sotto la quale si considera ”familiare a carico” a 8000 euro annui, e riconoscere il concepito anche ai fini fiscali quale componente a tutti gli effetti della famiglia, incentivando la natalità attraverso strumenti universalistici di sostegno economici rivolti ai cittadini italiani e comunitari dal settimo mese di gravidanza fino al compimento del terzo anno di età. Infine, la previsione, nell’ambito dei servizi alla persona, di introdurre misure volte a garantire la gratuità dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, dei servizi scolastici e dei libri scolastici, nonché dei servizi erogati dagli enti territoriali, compreso il trasporto pubblico locale, ai minori di anni 16, i cui genitori abbiano diritto a prestazioni a sostegno della genitorialità e per quelle legate alla condizione di disabilità e di invalidità del beneficiario, e siano cittadini italiani o di uno Stato membro dell’Unione europea o cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno.