L’assoluzione da un reato che ha previsto il dissequestro del bene in leasing impone che il bene stesso debba rimanere nella disponibilità dell’imputato assolto e non tornare alla società di leasing

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Corte di Cassazione, sentenza n. 43541 del 24.10.2013

La Corte di Cassazione con la sentenza in esame ha precisato che l’assoluzione da un reato che ha previsto il dissequestro del bene in leasing impone che il bene stesso debba rimanere nella disponibilità dell’imputato assolto e non tornare alla società di leasing. Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza 43541/2013, chiarendo però che il mezzo per riottenere l’auto non può essere l’impugnazione ma l’incidente di esecuzione.
Per la Corte: “Qualora la cosa sottoposta a sequestro preventivo sia stata successivamente restituita all’avente diritto, individuato in un soggetto diverso da quello che aveva la disponibilità della cosa al momento del sequestro, quest’ultimo, a seguito del venir meno del vincolo sulla cosa, perde interesse alla impugnazione, che deve pertanto essere dichiarata inammissibile, non potendo il medesimo conseguire, per effetto dell’eventuale accertam
ento della illegittimità del sequestro, il ripristino della disponibilità del bene, essendone impedito dal distinto provvedimento di restituzione, aggredibile attraverso incidente di esecuzione”.